le banche e il potere

USIAMO GLI SCEC -

BISOGNA CONOSCERE I MOTIVI DI TANTO DISSENSO ALLA TAV TORINO-LIONE

martedì 21 febbraio 2012

Cementificio Veneto s.p.a.

Ci risiamo. Nonostante l'evidente sistema fallimentare di questa classe politica si continua a perseguire la via della cementificazione del Veneto con progetti di mera speculazione finanziaria. 40 anni di fallimenti, a partire dal progetto della Venezia-Monaco degli anni '70 ai progetti attuali di Veneto-city, di Verona-motor, di Nogara-mare, della Pedementana e del prolungamento della A27.
Il cementificatore Zaia e la sua giunta proseguono imperterriti l'azione di distruzione del nostro territorio spacciandolo per sviluppo, senza tener conto delle ripercussioni che queste opere avranno in futuro, e - d'altro canto - tagliando i servizi essenziali per la vita dell'uomo come alibi delle loro scelte.


In tutti questi progetti (se così si possono definire) il Movimento 5 Stelle non rileva nulla che abbia a che fare con lo sviluppo del territorio e tanto meno con la sostenibilità e l’utilità delle varie opere citate: considerate le proporzioni mastodontiche di tali progetti, questi mostri di cemento avranno un impatto devastante per la vita reale di tutti i giorni dei cittadini e del territorio.
In riferimento al prolungamento della A27 che si snoda sul nostro territorio, vorremo chiedere a lor signori quale utilità abbia quest'opera per la montagna veneta. In questi ultimi 20 anni sono stati fatti diversi ammodernamenti sulla viabilità esistente, con delle varianti nei punti critici della SS52 Alemagna che sale verso il Cadore, ma casualmente (?!) non si è provveduto alla più importante, cioè la variante di Longarone, eterna incompiuta, che oggi rappresenta l’unico punto di criticità rimasto per il normale scorrimento del traffico nei fine settimana.
È ragionevole pensare che non lo si sia voluto realizzare proprio in funzione del prolungamento della A27; è per questo motivo che lo proponiamo in alternativa ad un'autostrada che non risolverebbe le problematiche, ma ne porterebbe delle altre spostando il tappo di Longarone alle porte del Cadore con file chilometriche nei fine settimana nei centri abitati delle valli.
Proponiamo (e lo abbiamo già detto, ma quasi nessuno ci ha dato retta) la riconsiderazione della ferrovia, potenziandola e prolungandola verso Cortina e la Val Pusteria con il conseguente collegamento con l'Austria: questo progetto sarebbe sicuramente meno dispendioso in termini di realizzazione e più sostenibile!
Iniziamo tutti, politici e sindaci locali compresi, a prendere esempio dai nostri vicini di casa che della ferrovia hanno fatto uno dei fiori all’occhiello del loro territorio sfruttandone tutti i lati positivi, dal trasporto di persone e merci, fino a promuovere un servizio aggiuntivo a favore della mobilità ciclabile (in questo senso il nostro territorio si presterebbe particolarmente vista la presenza della "Lunga via delle Dolomiti" e dei collegamenti che ne derivano con le altre realtà già esistenti). Questo potrebbe servire anche allo sviluppo di un nuovo modo di fare turismo che si sta sviluppando nel nord Europa.
È a questo che la politica bellunese deve puntare, è per questo modello di sviluppo che i politici bellunesi devono alzare la voce e battere i pugni anche nelle sedi opportune.
Confrontiamoci sul futuro della nostra terra e portiamo avanti idee, non ideologie e facili slogan dal sapore puramente elettorale.
Movimento 5 Stelle Bellunowww.belluno5stelle.it
S. Francesco ecologista ante litteram

DALAI LAMA

DOMANDA:COSA L'HA SORPRESA DI PIU' DELL'UMANITA'?E Lui ha risposto:

"Gli uomini... perché perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Perché pensano tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera non riescono a vivere né il presente né il futuro. Perché vivono come non dovessero morire mai e perché muoiono come non avessero mai vissuto.