le banche e il potere

USIAMO GLI SCEC -

BISOGNA CONOSCERE I MOTIVI DI TANTO DISSENSO ALLA TAV TORINO-LIONE

sabato 7 febbraio 2015

sabato 19 gennaio 2013

I nostri amministratori sono ambientalisti solo a parole


VENETO: PETTENO' (FSV), SALVARE VIGNETO DI BAVER A GODEGA SANT'URBANO
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(AGENPARL) - Venezia, 18 gen - C'è un angolo di campagna trevigiana, da secoli coltivato a vigne intercalate da gelsi, aceri e olmi ormai centenari, che rischia di sparire sotto una colata di cemento: accade a Baver, borgo trevigiano in località Pianzano, comune di Godega Sant'Urbano, terra natale del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. In difesa del piccolo borgo trevigiano e dello storico vigneto interviene il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò che, con una interrogazione rivolta a Zaia, chiede che la Regione Veneto fermi i progetti urbanistici del comune di Godega che ha cambiato la destinazione d'uso dei fondi Zercol, Talpon e Talponet da agricola a edificabile. Facendo propri gli allarmi di Italia Nostra, che ha già denunciato alla Soprintendenza i progetti dell'amministrazione comunale di Godega, Pettenò invita a non distruggere l'ennesimo pezzo di storia del Veneto, sostituendolo con villette e condomini.

Lo rende noto l'Ufficio Stampa del Consiglio Regionale del Veneto.

venerdì 28 settembre 2012

LETTERA DI UN RAGAZZO

Giacomo Ulivi, partigiano emiliano morto nel 1944 a soli 20 anni dopo essere stato catturato e torturato dalle brigate nere. , dal carcere scrive “Lettera agli amici”, una lunga lettera mai spedita e scritta su 14 biglietti staccati da un taccuino e ritrovati dopo la sua morte: «Può anche bastare, sapete, che con calma cominciamo a guardare in noi, e ad esprimere desideri. Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere! Ricordatevi siete uomini, avete il dovere se il vostro istinto non vi spinge ad esercitare il diritto, di badare ai vostri interessi. Avete mai pensato che nei prossimi mesi si deciderà il destino del nostro Paese, di noi stessi: quale peso decisivo avrà la nostra volontà se sapremo farla valere; che nostra sarà la responsabilità, se andremo incontro ad un pericolo negativo?» Giacomo Ulivi, Lettera agli amici.


Sono passati 68 anni: i valori, gli ideali di quel ragazzo, di quella generazione, dove sono finiti?

Il lavoro non è una merce! E' un diritto dovere per tutti.
La mercificazione della vita e l' imbonimento dei mezzi di comunicazione di massa ci stanno ingannando; però quando ci chiamano alle urne bisona votare e  poi controllare chi abbiamo scelto  perchè la demacrazia è partecipazione. Altrimenti ci governeranno sempre i peggiori. 

-Se non c'è impegno non se ne esce. La crisi è una scusa per spostare il profitto dai poveri e rassegnati ai già ricchi.- La fuga dei giovani  non interessa, ci saranno sempre dei laureati del terzo mondo a ripianare i buchi.


mercoledì 26 settembre 2012

CAMBIANO I SUONATORI E LA MUSICA PEGGIORA.

RAIMONDO VIANELLO, ANNI '70.

venerdì 20 luglio 2012

Beppe Grillo ce la racconta giusta?

lunedì 21 maggio 2012

IL GRANDE IMBROGLIO

Gli spagnoli salvano Bankia gruppo bancario impegolato nella bufera della bolla immobiliare,i francesi stanno valutando di salvare due gruppi bancari superesposti nello stesso segmento.


I nostri "politi...." nell'aggiungere debito al debito prevedono di spendere 100 MILIARDI IN INFRASTRUTTURE CHE NON SERVONO. Dal 2008 abbiamo perso l'8,5 del traffico su gomma e quasi azzerato quello su rotaia. Va da sè che siamo autosufficienti in infrastrutture per 10-12 anni. Ma dobbiamo migliorarci ! Certo ma senza ricorrere all'indebitamento. L'infrastrutturazione mediante indebitamento è accettabile solo in periodi molto lunghi di crescita; +2%PIL o più. In fase di recessione, l'indebitamento consente alla speculazione di tenerti per le @@ , e di bruciare il futuro alle nuove generazioni .




Guardare con attenzione il video dell'ex Ministro.



"Governo tecnico e svendita dell'Italia"


di: WSI Pubblicato il 21 maggio 2012| Ora 12:18



Intervista a Rino Formica nella trasmissione "L'Ultima Parola" in onda su "RAI 2". Si parla di sistema di poteri occulti, lobby nazionali e internazionali, le decisioni prese sul Panfilo Britannia il 2 giugno 1992, la svendita dei gioielli di casa, le aziende italiane all'estero, cioe' banche, Enel, Eni, Finmeccanica, telefonia. Politica subalterna a economia e finanza. E poi Bce, Mario Draghi.



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Rino Formica, uomo politico pugliese, e' stato piu' volte ministro nei governi in cui partecipava il partito Socialista, guidato da Bettino Craxi.

Roma - Intervista a Rino Formica nella trasmissione "L'Ultima Parola" in onda su "RAI 2" l'11 Novembre 2011. Si parla di governo tecnico, sistema di poteri occulti, lobby nazionali e internazionali. Tutto fu deciso sul Panfilo Britannia il 2 giugno 1992, con la svendita dei gioielli di casa, le aziende italiane all'estero, e cioe' banche, Enel, Eni, Finmeccanica, telefonia. Politica subalterna a economia e finanza. E poi Bce, Mario Draghi.

L'incontro, avvenuto in acque italiane, divenne famoso, tra l'altro, per quella che sarebbe stata secondo alcuni critici e complottisti "la pianificazione della svendita dell'industria italiana".

La nave attracco' al porto di Civitavecchia facendo poi rotta lungo la costa dell'Argentario. Alla riunione parteciparono, oltre ad alcuni banchieri inglesi, anche un gruppo di manager ed economisti italiani, tra cui l'attuale presidente della Bce Mario Draghi, allora direttore Generale del Ministro del Tesoro, Herman van der Wyck, presidente Banca Warburg, Lorenzo Pallesi, presidente INA Assitalia, Jeremy Seddon, Direttore Esecutivo Barclays de Zoete Wedd, Innocenzo Cipolletta, direttore Generale di Confindustria, Giovanni Bazoli, Presidente Banco Antonveneto, Gabriele Cagliari, presidente ENI, e il politico Luigi Spaventa.

martedì 17 aprile 2012


L'ombra della camorra sulla sanità veneta
L'ombra della camorra sulla sanità veneta: indagine delle Fiamme gialle
La Guardia di finanza ha bloccato il pagamento del premio di 76 milioni di euro che la Regione Veneto stava per pagare alla società romena City Insurance. Si sospetta un collegamento con clan camorristici
Le indagiio sono della Guardia di finanza di Venezia
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Bloccato dalla Guardia di finanza di Venezia il premio di 76 milioni di euro che la Regione Veneto avrebbe dovuto pagare alla società romena City Insurance per la copertura assicurativa del servizio sanitario regionale. Tutta la documentazione relativa all'appalto è stata sequestrata. GLI AGGIORNAMENTI

Nella sede fiscale in Italia della City Insurance, il Gico di Venezia ha sequestrato la documentazione inerente diverse gare d'appalto con vari enti pubblici italiani tra Veneto, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna, Sicilia, Lombardia, ed Emilia Romagna, che hanno consentito alla società assicurativa di raggiungere, nel solo 2011, un volume d'affari di oltre 50 milioni di euro.

Si sospetta che la società romena possa essere legata ad elementi della criminalità organizzata e alcuni italiani, secondo quanto emerso in indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sarebbero riconducibili a clan camorristici. La società assicurativa romena, ora oggetto di indagini, è stata l'unica concorrente e vincitrice della gara d'appalto indetta dallo stesso ente per l'affidamento di servizi di copertura assicurativa per le Aziende del Servizio Sanitario di tutta la regione Veneto.

lunedì 26 marzo 2012

DICHIARAZIONI IN PARLAMENTO EUROPEO



Nigel Farage al parlamento europeo



DICHIARADIONI IN PARLAMENTO ITALIANO




Grillo... LA SVOLTA DELLA POLITICA. 


S. Francesco ecologista ante litteram

DALAI LAMA

DOMANDA:COSA L'HA SORPRESA DI PIU' DELL'UMANITA'?E Lui ha risposto:

"Gli uomini... perché perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Perché pensano tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera non riescono a vivere né il presente né il futuro. Perché vivono come non dovessero morire mai e perché muoiono come non avessero mai vissuto.