Fischi e una lunga contestazioni al teatro Dal Verme di Milano per il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, sul palco per illustrare il progetto di rilancio della Darsena e dei Navigli in vista di Expo 2015.
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mese di settembre 2009
Inchiesta/Geografie del potere
Commistione e lottizzazione
Attorno al movimentò ecclesiale Comunione e Liberazione
ruota una vasta rete di interessi economici e politici.
Il cuore è in Lombardia
70 miliardi di euro:
è il fatturato (stimato)
delle 34mila aziende aderenti
alla Compagnia delle Opere.
A Crema, in provincia di Cremona, sono arrivati 4,5 milioni di euro per costruire una scuola privata. La Regione Lombardia, ricevuta la richiesta di finanziamento dalla Fondazione Charis, ha stanziato i soldi in appena due settimane. Efficienza, secondo gli amministratori regionali. Favoritismo, dicono dall'opposizione: la scuola è di fedele osservanza ciellina, ovvero è riconducibile a Comunione e Liberazione, il movimento ecclesiastico fondato negli anni Sessanta a Milano da don Luigi Giussani,
Nell'assestamento al bilancio del 2009, attualmente in discussione, il progetto di legge 399 prevede che la Regione possa riconoscere agli ospedali posseduti da enti ecclesiastici la totale equiparazione agli ospedali pubblici, con conseguente possibilità che i loro buchi di bilancio siano ripianati con soldi pubblici. Il provvedimento tocca cinque ospedali tra cui il San Giuseppe di Milano, di cui è coordinatore scientifico Giancarlo Cesana, l'allievo prediletto di don Giussani. Cesana è stato appena nominato presidente del polo di ricerca e cura Policlinico-.Mangiagalli-Regina Elena. Mangiagalli per i milanesi vuol dire nascite, ma anche aborti. Qualcuno teme che su questo fronte l'arrivo del dirigente ciellino metta a rischio la laicità della struttura pubblica.
Ancora a Crema, l'Opera pia marina cremasca ha ottenuto il beneplacito regionale per ristrutturare la sua storica colonia di Finale Ligure, dove passavano le vacanze i figli delle famiglie a basso reddito. Poi però la colonia è diventata un hotel a quattro stelle, dato in gestione alla Cooperativa sociale Iros di Milano, anche questa di area Cl. Nel 2007 il Banco alimentare, ente di beneficenza di diretta emanazione ciellina ha ottenuto un finanziamento regionale di 750mila euro. Il Banco raccoglie le eccedenze alimentari e le mette a disposizione dei poveri, un'opera meritoria, ma di organizzazioni che fanno buone cose ce ne sono tante: perché in Lombardia così tanti soldi e favori pubblici vanno a soggetti così ben determinati?
Ogni agosto va in scena il tradizionale Meeting di Cl a Rimini (quest'anno alla trentesima edizione, vedi box a destra), e siamo quotidianamente informati sugli interventi di ministri e leader di partito, sugli applauditi e sui fischiati, e su chi risulta essere più "bipartisan".
Comunione e Liberazione, però, è anche un nodo importante del sistema di potere politico ed economico, soprattutto in Lombardia, la Regione che ha dato i natali a don Giussani, che ha tenuto a battesimo il movimento nel 1969, che è retta da 14 anni da un presidente ciellino, Roberto Formigoni. E fu lo stesso don Giussani a promuovere la Compagnia delle Opere, il braccio economico dell'organizzazione, una sorta di Confindustria bianca fondata nel 1986.
Il sistema lombardo. Ogni volta che si tocca questo tasto, Comunione e Liberazione precisa di essere un movimento ecclesiale che nulla ha a che fare con imprese e affari. Proprio come insegna Cl, però, al centro c'è la persona. E la persona è unica: prega, fa affari, dà finanziamenti, riceve finanziamenti,
fa carriera, fa fare carriera. Nella sanità lombarda, la fetta più ricca del bilancio regionale, è difficile fare carriera se non si è targati Cl. Gli altri settori meglio presidiati dai seguaci di don Giussani sono la scuola, la formazione professionale, l'ente Fiera (il maggior operatore fieristico italiano e uno dei maggiori del mondo: nel 2008 ha fatturato 306 milioni di euro e fatto profitti per 4,7 milioni), mentre un nuovo terreno di conquista è l'housing sociale. In omaggio al principio della "sussidiarietà", cavallo di battaglia del movimento, Cl e la Compagnia delle opere sono in prima fila là dove l'impresa privata