Vi comunichiamo che domenica 18 dicembre alle 21.30 su RAI TRE andrà in onda la nuova puntata di Report
La puntata
si intitola "CORSA ALLA TERRA"
Di Piero Riccardi
Di Piero Riccardi
La pianura
padana, con le sue fertili terre, rappresentava il luogo dove si produceva gran
parte del nostro cibo. Ora invece il cibo lo importiamo e le terre agricole le
stiamo abbandonando. Ogni giorno che passa in Veneto e in Lombardia perdiamo
terreno coltivabile equivalente a 7 volte piazza del Duomo. Per farne cosa?
Cementarlo o asfaltarlo. Ormai coltivare non conviene più. E i nostri agricoltori
vanno a produrre all'estero, dove costa meno. Ma la concorrenza per
accaparrarsi la terra è spietata. Perché? Che c'entra per esempio il fallimento
di Lehman Brothers con la sorte di qualche centinaio di contadini di un
villaggio sperduto del Mali? O ancora, cosa lega la direttiva europea sui
biocarburanti con la morte di tre pastori nel nord del Senegal? In un viaggio
che va dagli uffici di Washington della Banca Mondiale fino a una rivolta
contadina nel cuore dell'Africa Occidentale, la puntata di
domenica 18 dicembre
cerca di percorrere i fili intrecciati di finanza, politica e modelli di
sviluppo economico che stanno muovendo una corsa globale all'accaparramento di
terra. Il termine inglese è land grabbing e i principali "accaparratori"
sono europei, cinesi, indiani, americani. Il terreno di conquista più propizio
è l'Africa dove governi compiacenti aprono le porte a investitori intenzionati
a fare profitto nel più breve tempo possibile. Poco importa se milioni di
contadini verranno espropriati delle loro terre come lo furono gli indiani
d'America ai tempi del conquista del West. Per la Banca Mondiale, così come per
molti investitori, si tratta del prezzo da pagare per ottenere il tanto
agognato sviluppo. Ma per altri autorevoli osservatori questo è soltanto il
preludio di una nuova strategia di conquista della risorsa più preziosa:
l'acqua.
COM'È ANDATA
A FINIRE: "UNA POLTRONA PER DUE"
Aggiornamento del 05/06/2011
Di Sabrina Giannini
Aggiornamento del 05/06/2011
Di Sabrina Giannini
L'inchiesta
"Una poltrona per due" si era occupata della concorrenza sleale nel
settore del divano, un fenomeno illegale improntato sulla violazione delle
norme e sullo sfruttamento della manodopera di operai cinesi (talvolta
clandestini) ad opera dei propri connazionali. I prezzi concorrenziali che i
cinesi proponevano ai grandi poltronifici stavano costringendo molti artigiani
italiani a licenziare e a chiudere l'attività. L'inchiesta si era concentrata
al distretto del divano di Forlì dove due artigiane coraggiose avevano, da
sole, denunciato il sistema portando alla luce e davanti alla magistratura il
sistema di collegamento tra i grandi poltronifici italiani e i loro fornitori
cinesi. L'aggiornamento mostra come il fenomeno esiste anche in altri due
importanti distretti del divano (uno in Lombardia e l'altro in Basilicata).
E inoltre:
"FONDO ITALIANO"
Di Claudia Di Pasquale
Di Claudia Di Pasquale
Un anno e
mezzo fa su iniziativa del Tesoro nasce il Fondo italiano d'investimento. Sul
piatto un miliardo e 200 milioni di euro per sostenere la crescita e
l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. I soldi li
mettono le Banche insieme alla Cassa depositi e prestiti, che per il 70% è
dello Stato. Il meccanismo è quello del private equity, cioè il fondo
ricapitalizza le imprese diventandone socio di minoranza. Chi ne sta beneficiando
e come?
Il video e
la trascrizione integrale del testo della nuova inchiesta sarà on line sul
nostro sito www.report.rai.it al termine della messa in onda.
Buona Visione! La Redazione.