IL PASSANTE NON RISPETTA LA NORMATIVA VIGENTE
“Il passante è l'esempio del Veneto che sa fare presto e bene”. Questo lo slogan coniato dal duo
Chisso/Galan e fatto proprio anche dall'attuale Governatore Zaia. Slogan certamente non condiviso da quei
cittadini ai quali il passante ha reso la vita invivibile: a loro CAT esprime la propria solidarietà.
Ma, dopo otto anni dalla prima delibera, è ancora in corso l'esame, da parte del Cipe, di un progetto
sottoposto dal Commissario Vernizzi che tenta di giustificare la mancata esecuzione di talune prescrizioni,
sanare numerose difformità esecutive non previamente autorizzate e, infine, di introdurre nuove opere non
previste nel progetto originario.
Più precisamente ci riferiamo a:
1) mancato arretramento della barriera a Roncoduro (e relativa liberalizzazione del tratto
Dolo-Mestre) che ha determinato la congestione della SR11 - funzionale a giustificare
surrettiziamente la camionabile - e il quotidiano intasamento del casello di Mirano ad
opera dei cosiddetti “furbetti” (ma i furbetti, in questa vicenda, certamente sono altri);
2) trasformazione del Casello di Mirano da provvisorio a definitivo;
3) nuovo casello di Albarea funzionale a Veneto City.
Ma CAT è ora in grado di far emergere un'altra grave anomalia strutturale che interessa la
conformazione della carreggiata Mestre-Padova prima della sua confluenza in quella del passante in direzione
Padova. Questa carreggiata è stata realizzata secondo il progetto originario che prevedeva, a monte, la
barriera di esazione del pedaggio e, quindi, presupponeva una limitazione di velocità (70 km/h) coerente col
raggio di curvatura di 200 metri.
La mancata realizzazione della nuova barriera ha determinato che il tratto di curvatura sia diventato una
diretta prosecuzione del precedente tracciato rettilineo percorribile fino ad una velocità di 140 km/h; quindi,
il raggio di curvatura avrebbe dovuto essere non inferiore ai 400 metri sino alla dimensione ottimale di
sicurezza di 964 metri.
La gravità di tale anomalia rende non collaudabile il tratto autostradale in questione, a meno
della ricollocazione della barriera a Roncoduro o. in alternativa, un rilevante intervento di
modifica del tracciato.
CAT ha già segnalato la vicenda a tutti gli enti interessati, alla Commissione VIA che ha in corso la verifica di
attuazione del progetto, all'Ispettorato di Vigilanza dell'ANAS ed ha inoltrato denuncia alla Commissione
Petizioni dell'Europarlamento che ha già aperto un'indagine sulla base di una nostra precedente
segnalazione.
CAT ritiene inammissibile l'inerzia dei Comuni danneggiati dalla incompleta e difforme realizzazione del
passante, Comuni ai quali spetterebbe ogni azione necessaria per la tutela dei diritti dei propri cittadini ed
operatori economici; ma i Sindaci di questi comuni hanno altre priorità che si chiamano Veneto City, centro
logistico di Dogaletto e camionabile. Sindaci sempre proni e pronti ad addossare agli enti sovracomunali la
paternità di decisioni che non vogliono contrastare o, quasi sempre, non vedono l'ora di avallare.
CAT Comitati Ambiente e Territorio
Adone Doni 3400020207
Mattia Donadel 3381678008
“Il passante è l'esempio del Veneto che sa fare presto e bene”. Questo lo slogan coniato dal duo
Chisso/Galan e fatto proprio anche dall'attuale Governatore Zaia. Slogan certamente non condiviso da quei
cittadini ai quali il passante ha reso la vita invivibile: a loro CAT esprime la propria solidarietà.
Ma, dopo otto anni dalla prima delibera, è ancora in corso l'esame, da parte del Cipe, di un progetto
sottoposto dal Commissario Vernizzi che tenta di giustificare la mancata esecuzione di talune prescrizioni,
sanare numerose difformità esecutive non previamente autorizzate e, infine, di introdurre nuove opere non
previste nel progetto originario.
Più precisamente ci riferiamo a:
1) mancato arretramento della barriera a Roncoduro (e relativa liberalizzazione del tratto
Dolo-Mestre) che ha determinato la congestione della SR11 - funzionale a giustificare
surrettiziamente la camionabile - e il quotidiano intasamento del casello di Mirano ad
opera dei cosiddetti “furbetti” (ma i furbetti, in questa vicenda, certamente sono altri);
2) trasformazione del Casello di Mirano da provvisorio a definitivo;
3) nuovo casello di Albarea funzionale a Veneto City.
Ma CAT è ora in grado di far emergere un'altra grave anomalia strutturale che interessa la
conformazione della carreggiata Mestre-Padova prima della sua confluenza in quella del passante in direzione
Padova. Questa carreggiata è stata realizzata secondo il progetto originario che prevedeva, a monte, la
barriera di esazione del pedaggio e, quindi, presupponeva una limitazione di velocità (70 km/h) coerente col
raggio di curvatura di 200 metri.
La mancata realizzazione della nuova barriera ha determinato che il tratto di curvatura sia diventato una
diretta prosecuzione del precedente tracciato rettilineo percorribile fino ad una velocità di 140 km/h; quindi,
il raggio di curvatura avrebbe dovuto essere non inferiore ai 400 metri sino alla dimensione ottimale di
sicurezza di 964 metri.
La gravità di tale anomalia rende non collaudabile il tratto autostradale in questione, a meno
della ricollocazione della barriera a Roncoduro o. in alternativa, un rilevante intervento di
modifica del tracciato.
CAT ha già segnalato la vicenda a tutti gli enti interessati, alla Commissione VIA che ha in corso la verifica di
attuazione del progetto, all'Ispettorato di Vigilanza dell'ANAS ed ha inoltrato denuncia alla Commissione
Petizioni dell'Europarlamento che ha già aperto un'indagine sulla base di una nostra precedente
segnalazione.
CAT ritiene inammissibile l'inerzia dei Comuni danneggiati dalla incompleta e difforme realizzazione del
passante, Comuni ai quali spetterebbe ogni azione necessaria per la tutela dei diritti dei propri cittadini ed
operatori economici; ma i Sindaci di questi comuni hanno altre priorità che si chiamano Veneto City, centro
logistico di Dogaletto e camionabile. Sindaci sempre proni e pronti ad addossare agli enti sovracomunali la
paternità di decisioni che non vogliono contrastare o, quasi sempre, non vedono l'ora di avallare.
CAT Comitati Ambiente e Territorio
Adone Doni 3400020207
Mattia Donadel 3381678008