le banche e il potere

USIAMO GLI SCEC -

BISOGNA CONOSCERE I MOTIVI DI TANTO DISSENSO ALLA TAV TORINO-LIONE

mercoledì 20 ottobre 2010

BAFFO: SCASSATORE DEL TERRITORIO.

Città della Moda (Verve)

Fiesso d’Artico (Venezia). Nel 1996 l’Associazione calzaturieri del Brenta aveva concepito un punto di riferimento per il settore calzaturiero, la Città della Moda, nota ora con l’acronimo Verve (Venice Escape River Vacation Experience): i circa 12 ettari di terreno agricolo lungo le rive del Naviglio, nel punto di collegamento tra A4 e Passante di Mestre, diventeranno un centro polifunzionale, anch’esso ovviamente ecosostenibile, dedicato alla moda. Il progetto (che in precedenza era circolato ma che ora, come per Veneto City, è top secret) è dello studio Flavio Albanese, l’impresa edile incaricata dal Comune tramite Programma integrato di riqualificazione urbanistica edilizia e ambientale è la Cervet di Francesco Fracasso (lo stesso dell’insediamento commerciale Mondo convenienza a Marcon): all’insegna del lusso, i 185.000 mc di Verve includeranno spazi commerciali per 70-80 negozi, uffici, compresa presumibilmente la sede dell’Acrib, un hotel da 180 camere gestito dalla Dolce Hotels & Resorts dotato di spa e centro congressi da 700 posti, area residenziale e un laboratorio-museo dell’abbigliamento e della calzatura, che nelle intenzioni degli ideatori dovrebbe essere il fulcro dell’intervento. Costo previsto: 105 milioni, di cui 32 versati da Cervet, i restanti da Monte Paschi di Siena, Unicredit e Intesa Sanpaolo. Oltre a eventuali difficoltà derivanti dall’esposto in Procura per ricorso ritenuto indebito al Piruea (che implicherebbe il bando di una gara d’appalto europea ad accordo già firmato con la Cervet), l’amianto rilevato dall’Arpa nel sito a metà 2009 ha implicato lavori di bonifica e l’apertura di un procedimento penale contro i responsabili dell’occultamento.

 

di Silvia Catozzi, da Il Giornale dell'Architettura numero 88, ottobre 2010




S. Francesco ecologista ante litteram

DALAI LAMA

DOMANDA:COSA L'HA SORPRESA DI PIU' DELL'UMANITA'?E Lui ha risposto:

"Gli uomini... perché perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Perché pensano tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera non riescono a vivere né il presente né il futuro. Perché vivono come non dovessero morire mai e perché muoiono come non avessero mai vissuto.