La sentenza della Corte Costituzionale n.215 del 17.6.2010 non lascia spazio alle illazioni e cassa definitivamente una norma giudicata a tutti gli effetti arbitraria e vessatoria, ovvero la pretesa di ignorare le facoltà sinora attribuite a regioni ed enti locali in materia di energia. Ad essere contestata è una norma che, con il pretesto dell’urgenza, affidava al governo la facoltà di nominare dei commissari straordinari in materia di elettrodotti.
Contro questa norma, le regioni Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Provincia Autonoma di Trento avevano opposto questioni di legittimità costituzionale.
A nulla è dunque servito il tentativo di espropriare le competenze spettanti alle regioni e agli enti locali in materia di energia, ovvero a denegare quella “leale collaborazione” che la Costituzione ed il buon senso suggeriscono nei rapporti fra Stato e periferia.
A nulla è dunque servita l’opposizione del Presidente del Consiglio, rappresentato e difeso dall’Avvocatura dello Stato, e altrettanto inutile è stata la richiesta di Terna, presente in tutti i giudizi, affinché i ricorsi fossero respinti, nell’intuibile desiderio di avere carta bianca.
CAT, esprimendo grande soddisfazione per questa sentenza, si augura che la Giunta Zaia, dia un segno di discontinuità rispetto al precedente esecutivo regionale Galan-Chisso, che si era prostrato davanti al volere dei soliti poteri forti dell’energia autorizzando la costruzione aerea dell’elettrodotto Dolo-Camin.
Voglia cogliere, il Presidente Zaia, l’occasione di dimostrare coi fatti la capacità di difendere l’autonomia del nostro territorio, pretendendo che l’elettrodotto Dolo-Camin sia realizzato in modalità interrata.
CAT
Adone Doni 3400020207
Mattia Donadel 3381678008
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