le banche e il potere

USIAMO GLI SCEC -

BISOGNA CONOSCERE I MOTIVI DI TANTO DISSENSO ALLA TAV TORINO-LIONE

martedì 8 giugno 2010

SIAMO AL LIMITE DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA. MA... I VENETI NON VEDONO LA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO?

Anche Camponogara assediata dal
cemento.
In arrivo il Parco Commerciale di
Calcroci, una struttura commerciale di grandi
dimensioni.
Con 81592 mq di superficie fondiaria di
cui il 60% sarà coperto, il Parco Commerciale andrà a consumare 11 campi da
calcio di suolo agricolo.
Un'altra inutile colata di cemento, e per
gli abitanti di Calcroci traffico, rumore e inquinamento sono
assicurati.
CAT ha presentato le Osservazioni allo
Studio di Impatto Ambientale.
Gravi le carenze rilevate: dati vecchi e
spesso carenti su viabilità, rumore e sostanze nocive; ma anche norme
urbanistiche e leggi regionali non rispettate.
La palla passa ora alla Commissione VIA
provinciale.


Il 7 giugno scadevano i termini per la presentazione
delle Osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale del Parco Commerciale di
Calcroci. E anche questa volta CAT non ha mancato di fare le pulci all'ennesima
opera inutile e dannosa per il territorio.
Questi i numeri: 81592 mq di superficie fondiaria
occupata, di cui il 60% coperta, 14999 mq destinati alla vendita, 1000 posti
auto: in pratica una superficie di suolo agricolo pari a 11 campi da calcio sarà
cementificata per edificare l'ennesimo centro commerciale.
Si tratta di un progetto che, secondo quanto previsto
dalla legislazione regionale vigente (LR 15/2004), è da considerarsi come
“struttura commerciale di grandi dimensioni”, e NON “struttura commerciale di
medie dimensioni” così come erroneamente sostenuto dai proponenti.
Questo aspetto rilevato da CAT è particolarmente
importante perchè il PRG previgente e il nuovo PATI consentono in quell'area la
realizzazione di medie strutture commerciali ma non di quelle grandi;
un'ambiguità oltre modo grave se si
pensa che, nel progetto presentato, gli standard per le superfici libere imposti
dalla legge regionale per i Parchi Commerciali non vengono
rispettati.
Ma è l'intero Studio di Impatto Ambientale ad essere
carente e male eseguito.
Gli esempi più significativi riguardano l'impatto sulla
viabilità, calcolato in 1500 veicoli in più nelle ore di punta: una sottostima
certa dato che lo studio utilizza dati vecchi del 2005, non tiene conto delle
ripercussioni che potrebbero provacare Romea Commerciale e Camionabile, e
nemmeno del problema del passaggio a livello di Calcroci;
L'analisi dell'inquinamento atmosferico è ancora più
debole perchè fa riferimento a dati vecchi (2001) per di più registrati a Mira,
e carenti visto che non sono stati considerati inquinanti importanti come il
PM10, l'Ozono e alcuni idrocarburi volatili; inoltre non c'è traccia di una ben
che minima previsione su quanto aumenterebbero le concentrazioni delle sostanze
nocive dovute all'incremento del traffico.
La vasca di laminazione delle acque, prevista come
compensazione idraulica, coincide incredibilmente con lo standard a verde di cui
dovrebbero usufruire abitanti e clienti.
Infine l'aumento dell'inquinamento acustico, già
attualmente oltre i limiti previsti dalla zonizzazione del Comune di
Camponogara, farebbe balzare in avanti l'intera area di almeno una categoria
raggiungendo livelli di rumore analoghi a quelli registrabili nelle grandi
periferie urbane o nelle zone industriali.
Insomma un'altra colata di cemento in Riviera del
Brenta, e così anche per gli abitanti di Calcroci saranno assicurati, traffico,
inquinamento, rumore e allagamenti.
La palla passa ora alla Commissione di Valutazione di
Impatto Ambientale Provinciale che dovrà pronunciarsi nei prossimi giorni.
Di fronte ad un progetto che “fa acqua da tutte le
parti”, CAT chiede che almeno questa volta venga espresso da subito un parere
negativo e senza appello.

Per CAT

Mattia Donadel
338-1678008
Adone Doni
340-0020207

CAT Comitati Ambiente e
Territorio - Riviera del Brenta e Miranese

web:  www.infocat.it
S. Francesco ecologista ante litteram

DALAI LAMA

DOMANDA:COSA L'HA SORPRESA DI PIU' DELL'UMANITA'?E Lui ha risposto:

"Gli uomini... perché perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Perché pensano tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera non riescono a vivere né il presente né il futuro. Perché vivono come non dovessero morire mai e perché muoiono come non avessero mai vissuto.