le banche e il potere

USIAMO GLI SCEC -

BISOGNA CONOSCERE I MOTIVI DI TANTO DISSENSO ALLA TAV TORINO-LIONE

venerdì 28 settembre 2012

LETTERA DI UN RAGAZZO

Giacomo Ulivi, partigiano emiliano morto nel 1944 a soli 20 anni dopo essere stato catturato e torturato dalle brigate nere. , dal carcere scrive “Lettera agli amici”, una lunga lettera mai spedita e scritta su 14 biglietti staccati da un taccuino e ritrovati dopo la sua morte: «Può anche bastare, sapete, che con calma cominciamo a guardare in noi, e ad esprimere desideri. Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere! Ricordatevi siete uomini, avete il dovere se il vostro istinto non vi spinge ad esercitare il diritto, di badare ai vostri interessi. Avete mai pensato che nei prossimi mesi si deciderà il destino del nostro Paese, di noi stessi: quale peso decisivo avrà la nostra volontà se sapremo farla valere; che nostra sarà la responsabilità, se andremo incontro ad un pericolo negativo?» Giacomo Ulivi, Lettera agli amici.


Sono passati 68 anni: i valori, gli ideali di quel ragazzo, di quella generazione, dove sono finiti?

Il lavoro non è una merce! E' un diritto dovere per tutti.
La mercificazione della vita e l' imbonimento dei mezzi di comunicazione di massa ci stanno ingannando; però quando ci chiamano alle urne bisona votare e  poi controllare chi abbiamo scelto  perchè la demacrazia è partecipazione. Altrimenti ci governeranno sempre i peggiori. 

-Se non c'è impegno non se ne esce. La crisi è una scusa per spostare il profitto dai poveri e rassegnati ai già ricchi.- La fuga dei giovani  non interessa, ci saranno sempre dei laureati del terzo mondo a ripianare i buchi.


S. Francesco ecologista ante litteram

DALAI LAMA

DOMANDA:COSA L'HA SORPRESA DI PIU' DELL'UMANITA'?E Lui ha risposto:

"Gli uomini... perché perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Perché pensano tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera non riescono a vivere né il presente né il futuro. Perché vivono come non dovessero morire mai e perché muoiono come non avessero mai vissuto.