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sabato 17 settembre 2011

Il programma report ha definto Veneto City l'ennesima speculazione da parte dei politici di turno.


Corteo d'auto il 26 settembre contro Veneto City

Duecento vetture a passo d'uomo bloccheranno la Riviera. Manifestazione organizzata da Confesercenti, agricoltori e comitati

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di Michele Bugliari

DOLO. Un corteo di 200 automobili provenienti dal Veneziano e dal Padovano camminando a passo d'uomo bloccherà la Riviera del Brenta da Mira a Dolo, lunedì 26 settembre dalle 9.30 alle 12, per dire: «No a Veneto City», il mega progetto immobiliare tra Dolo e Pianiga.

La manifestazione è stata presentata ieri mattina alla sede di Mestre di Confesercenti da Maurizio Franceschi e Francesco Mattiazzo, rispettivamente segretario e presidente di Confesercenti Venezia, Luca Lazzaro della Cia (Confederazione italiana agricoltori) veneziana e Mattia Donadese di Cat (Comitati Ambiente e territorio) della Riviera del Brenta e del Miranese.

«Faremo di tutto - ha spiegato Franceschi - per bloccare questo sciagurato progetto che rischia di compromettere dal punto di vista socio-economico ed ambientale un territorio che non interesserà solo Dolo e Pianiga ma l'intera regione». Commercianti, agricoltori e comitati, durante i mesi estivi hanno raccolto nelle piazze del Veneziano 10.000 firme contro Veneto City (che saranno consegnate il 26 alla presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e al governatore del Veneto Luca Zaia) e presentato 11.000 osservazioni per chiedere il cambiamento della Variante urbanistica di Veneto City. «Veneto City - sostengono i promotori della protesta - non porterà solo alla cementificazione di 20 ettari di territorio a Dolo e Pianiga ma ad una colata di cemento complessiva di un milione e 600.000 metri quadri che comprenderà le opere viarie».

 Fonte documento: La Nuova Venezia
S. Francesco ecologista ante litteram

DALAI LAMA

DOMANDA:COSA L'HA SORPRESA DI PIU' DELL'UMANITA'?E Lui ha risposto:

"Gli uomini... perché perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Perché pensano tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera non riescono a vivere né il presente né il futuro. Perché vivono come non dovessero morire mai e perché muoiono come non avessero mai vissuto.